Come specificato nell’art. 2, le linee guida operative rappresentano il punto di riferimento metodologico per la definizione delle analisi di valutazione ex ante dei progetti del settore ferroviario, a partire da quelli inclusi nell’allegato 10 “Studi di fattibilità in corso” del Contratto di Programma RFI – parte investimenti 2017 – 2021 (Delibera del CIPESS n. 45/2021), nonché dai nuovi interventi che saranno inseriti nel Contratto di Programma RFI – parte investimenti 2022 – 2026.
L’obiettivo principale è quello di fornire indicazioni pratiche di orientamento sia ai soggetti proponenti e attuatori in fase di preparazione dei progetti di fattibilità sia alle competenti strutture del MIMS (DG e STM) al fine garantire un quadro metodologico e quantitativo utile per determinare l’ammissibilità delle proposte ai finanziamenti pubblici.
La Struttura Tecnica di Missione del MIMS (STM) per la stesura del Vademecum ha usufruito dei servizi offerti dallo European Investment Advisory Hub (EIAH) e della Banca Europea degli Investimenti, strumento di assistenza tecnica identificato dalla Commissione Europea a sostegno del Piano d’Investimenti per l’Europa (c.d “Piano Juncker”).
Nel corso del 2021 è emersa la necessità di integrare il Vademecum con i criteri per determinare la dimensione di sostenibilità, in chiave economica, sociale ambientale e di governance degli investimenti.
Esse rappresentano un vero e proprio manuale, nel quale sono illustrate in maniera dettagliata le modalità da seguire per la definizione dei progetti di fattibilità tecnico-economica.
Le nuove linee guida soprattutto si concentrano a rafforzare su due importanti temi:
- sostenibilità ambientale, facendo riferimento ai criteri europei e in particolare al principio “do no significant harm”, anche al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e all’obiettivo di mitigazione degli effetti della crisi climatica;
- sostenibilità sociale, che nel caso di un’infrastruttura ferroviaria si configura in termini di accessibilità, intesa come potenziamento delle connessioni per favorire la mobilità delle persone e in particolare il miglioramento dell’accesso alle reti per i gruppi sociali più deboli e vulnerabili. L’accessibilità, peraltro, è strettamente collegata allo sviluppo economico di un territorio e, di conseguenza, alle prospettive occupazionali.