Nei giorni scorsi è stato siglato il protocollo di vigilanza collaborativa dal presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia, e dal presidente dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Enrico Coscioni.
Dunque sarà l’Anac a vigilare su come si arriverà ad affidare la piattaforma di telemedicina prevista dal Pnrr per modernizzare il sistema sanitario nazionale, potenziando la telemedicina al fine di garantire assistenza sanitaria remota, in aggiunta a quella domiciliare; al vaglio gli atti di gara che portano alla stipula di un contratto di Ppp (partenariato pubblico-privato). Nelle scorse settimane era stata l’Agenzia a chiedere l’attivazione di un protocollo di vigilanza collaborativa per l’affidamento della piattaforma di telemedicina in quanto rientrante nella Missione 6, Component 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
L’obiettivo è quello di verificare la conformità degli atti di gara alla normativa di settore, all’individuazione di clausole e condizioni idonee a prevenire tentativi di infiltrazione criminale. Per realizzare la piattaforma si ricorrerà al partenariato pubblico privato.
L’ANAC si concentrerà, nella sua attività di vigilanza, su diversi documenti: il bando di gara o lettera di invito a presentare offerta nel caso di procedura negoziata, il disciplinare di gara, il capitolato, lo schema di contratto e il contratto stipulato, il provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice, i provvedimenti di esclusione e di aggiudicazione, i verbali di gara e di esclusione delle offerte anormalmente basse. Se Anac individuerà irregolarità, formulerà un rilievo motivato e lo trasmetterà all’Agenas che, se lo riterrà fondato, vi si adeguerà, altrimenti presenterà le proprie controdeduzioni e assumerà gli atti di propria competenza.
L’Agenas invece dovrà fornire una motivazione, anche sintetica, delle ragioni per le quali si utilizzano eventualmente poteri in deroga al Codice dei contratti e alla pubblicazione integrale della motivazione sul sito istituzionale. Agenas si impegnerà ad avvalersi della clausola risolutiva quando nei confronti dell’imprenditore o dei vertici dell’impresa che si aggiudicherà l’affidamento sia stata disposta misura cautelare o sia intervenuto un rinvio a giudizio per delitti di corruzione, concussione, traffico di influenze, turbata libertà degli incanti. Una clausola che Agenas potrà introdurre anche in accordi contrattuali ulteriori e anche al di fuori delle ipotesi di affidamento di contratti pubblici.
Dopo i primi sei mesi di collaborazione le parti procederanno ad una prima verifica dell’efficacia delle attività poste in essere anche al fine di provvedere all’aggiornamento o adeguamento dell’oggetto della collaborazione per i successivi sei mesi. In questo ambito l’Agenzia sarà tenuta a trasmettere all’Autorità un report relativo al procedimento oggetto di vigilanza collaborativa specificando: la data di pubblicazione degli atti oggetto di vigilanza collaborativa, lo stato del procedimento e la presenza di eventuali contestazioni, di riserve o di contenzioso.