L’Autorità chiede al Governo e al Parlamento un intervento normativo urgente sulla revisione dei prezzi negli appalti per far fronte agli esorbitanti incrementi delle materie prime nei contratti in corso di esecuzione riguardanti servizi e forniture.
L’ANAC nel recepire l’art. 29 del dl 4/2022 (Sostegni ter) ha aggiornato il bando tipo digitale per tutte le stazioni appaltanti prevedendo l’obbligo di inserimento nei bandi di gara delle clausole di revisione dei prezzi.
Nella nota inviata ai ministri delle Infrastrutture Enrico Giovannini, e dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, e al presidente della Commissione bilancio del Senato Daniele Pesco, l’ANAC chiede che l’intervento normativo di adeguamento prezzi venga inserito nella conversione del decreto Sostegni ter. prevedendo espressamente all’articolo 29 un meccanismo di compensazione. Il Presidente Buia ha aggiunto che l’’obiettivo dell’ANAC è quello di stabilire meccanismi che consentano di riguadagnare un equilibrio contrattuale, adeguando un aumento dei valori negli appalti per tenere conto dei costi reali. Se non lo si fa: o le gare vanno deserte, o partecipa solo chi poi chiederà varianti con aumento dei prezzi, oppure la prestazione non viene adempiuta.
Continua Buia:«In questo momento non dobbiamo guardare al risparmio immediato, ma riconoscere che bisogna avere clausole di adeguamento dei prezzi che tengano conto dei costi reali, indicizzando i valori inseriti nel bando di gara. Altrimenti rischiamo di vanificare lo sforzo del Pnrr, perché le gare di appalto andranno deserte, o favoriranno i furbetti».