Dopo aver ricevuto l’approvazione del Ministero della Giustizia, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha aggiornato il Codice di comportamento delle imprese di costruzione 2022, che sostituisce la revisione 2013.
La nuova versione, in ottemperanza al disposto di cui all’art. 6, comma 3 del D.Lgs.231/2001, è coerente con le Linee Guida di Confindustria approvate dal Ministero della Giustizia a giugno 2021, e ricomprende tutte le nuove fattispecie di reato introdotte o modificate dal legislatore fino al 31 marzo 2022.
Il Codice è suddiviso in tre parti, così articolate:
- la Prima Parte fornisce alle imprese aderenti all’ANCE le conoscenze necessarie e la metodologia generale per la predisposizione di un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) conforme al D.Lgs.231/2001, finalizzato alla prevenzione dei reati presupposto della responsabilità amministrativa introdotta dallo stesso D.Lgs.231/2001;
- la Seconda Parte del Codice identifica l’azienda di costruzione considerata “standard” ed effettua, sempre con riferimento ai reati presupposto della responsabilità amministrativa, un’analisi dettagliata dei rischi reato per tale impresa, da porre in correlazione con i protocolli di prevenzione sviluppati nella terza parte;
- la Terza Parte del Codice, comprendente il «Modello tipo di organizzazione e gestione – MOG», fornisce alle imprese aderenti all’ANCE una guida operativa dettagliata per la elaborazione dei documenti prescrittivi della singola azienda (Codice Etico, Parte Generale e Parte Speciale del MOG) in coerenza con le previsioni del «Codice di comportamento». In funzione delle dimensioni e delle caratteristiche organizzative e produttive, la singola impresa può decidere di dare attuazione anche solo parziale a quanto previsto dal Codice di comportamento.
La revisione 2022 ha integrato il Modello organizzativo con i protocolli relativi alla prevenzione dei nuovi reati presupposto introdotti o modificati dal legislatore a tutto marzo 2022, previsti nelle seguenti norme:
- D.Lgs.39/2014, che ha attuato la direttiva 2011/93/UE relativa alla lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile;
- Legge 186/2014, che ha, fra l’altro, esteso la responsabilità amministrativa al reato di autoriciclaggio;
- Legge 68/2015, che ha esteso la responsabilità amministrativa a nuove tipologie di reati ambientali;
- Legge 69/2015, che ha ridefinito il reato di falso in bilancio;
- Legge 7/2016, che senza intervenire direttamente sul D.Lgs.231/2001 ha comunque ridefinito una serie di reati informatici, presupposto della responsabilità amministrativa;
- D.Lgs.125/2016, che senza intervenire direttamente sul D.Lgs.231/2001 ha comunque ridefinito una serie di reati relativi alla falsificazione dell’euro e di altre monete, presupposto della responsabilità amministrativa;
- Legge 199/2016, di contrasto al lavoro nero che ha esteso la responsabilità amministrativa al reato di “caporalato”;
- D.Lgs.38/2017, che ha ridefinito ed inasprito il reato di corruzione tra privati;
- D.Lgs.90/2017, che ha escluso la responsabilità penale dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs.231/2001 per mancata segnalazione dei reati di riciclaggio ed autoriciclaggio;
- Legge 103/2017, che, pur senza modificare il D.Lgs.231/2001, ha innalzato le pene edittali per il reato di scambio elettorale politico-mafioso;
- Legge 161/2017, nuovo codice antimafia, che ha esteso la responsabilità amministrativa ad alcune fattispecie di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina;
- Legge 167/2017, che ha che ha esteso la responsabilità amministrativa ai reati di razzismo e xenofobia;
- Legge 179/2017, che ha introdotto la gestione e la tutela del whistleblowing come parte integrante del Modello di Organizzazione e Gestione ex D. Lgs. 231/2001;
- D.Lgs.21/2018, che ha inserito nel Codice penale una serie di reati presupposto già previsti da altre disposizioni di legge in vigore (alcuni delitti contro la personalità individuale, alcuni reati ambientali, i reati di razzismo e xenofobia);
- Legge 3/2019, che ha profondamente modificato il regime di prescrizione dei reati, inclusi quelli presupposto della responsabilità amministrativa; questa legge ha anche modificato il sistema delle misure interdittive previste dal D.Lgs.231/2001 per i soli reati di corruzione e concussione, ha esteso la responsabilità amministrativa al reato di Traffico di influenze illecite ed ha reso più facilmente perseguibili i reati di corruzione tra privati e di corruzione internazionale;
- Legge 39/2019, che ha esteso la responsabilità amministrativa ai reati di frode in competizione sportiva;
- Legge 43/2019, che, pur senza modificare il D.Lgs.231/2001, ha modificato ed esteso il reato di scambio elettorale politico-mafioso;
- DL 105/2019, che ha esteso la responsabilità amministrativa ai reati di violazione del perimetro nazionale cibernetico;
- DL 124/2019, che ha esteso la responsabilità amministrativa ai reati tributari;
- D.Lgs.75/2020, che nell’attuare la direttiva PIF di contrasto ai reati in danno per gli interessi finanziari dell’Unione Europea, modificando il D. Lgs. 231/2001 in più punti:
- inseriti nuovi reati presupposto e la responsabilità amministrativa è stata estesa anche ai reati commessi in danno dell’Unione Europea;
- sono stati inseriti nuovi reati presupposto con riferimento ai reati di corruzione e concussione;
- sono stati inseriti nuovi reati presupposto con riferimento ai reati tributari;
- estesa la responsabilità amministrativa ai reati di contrabbando;
- D.Lgs.184/2021, che nell’attuare la direttiva UE 713/2019 ha esteso la responsabilità amministrativa ai delitti in materia di strumenti di pagamento diversi dai contanti;
- D.Lgs.195/2021, che nell’attuare la direttiva UE 1673/2018 sulla lotta al riciclaggio mediante il diritto penale, ha modificato alcuni reati presupposto del D.Lgs.231/2001 (ricettazione, riciclaggio e autoriciclaggio);
- Legge 238/2021 (Legge europea 2019/2020) che, in adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea, ha modificato alcuni reati presupposto del D.Lgs.231/2001 (delitti informatici e trattamento illecito di dati, delitti contro la personalità individuale, abusi di mercato);
- DL 13/2022 (Misure urgenti per il contrasto alle frodi e per la sicurezza nei luoghi di lavoro in materia edilizia) che ha modificato alcuni reati presupposto del D.Lgs.231/2001 in tema di erogazioni pubbliche (malversazione, indebita percezione e truffa aggravata);
- Legge 22/2022 (Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale) che ha esteso la responsabilità amministrativa ai delitti contro il patrimonio culturale e al riciclaggio, devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici.