Come segnalato da Consip, lo strumento per gli acquisti di importo inferiore alla soglia comunitaria ha registrato 620mila contratti conclusi, oltre 163mila imprese abilitate (a fine 2020 erano 56mila), per un totale di 11,3 milioni di articoli fra beni e servizi, e lavori.
Tra gli acquisti effettuati, spiccano i lavori di manutenzione, che registrano un valore degli acquisti della Pubblica Amministrazione pari a 1,4 mld/€ (+30% rispetto agli 1,1 mld/€ del 2020), così suddivisi:
- lavori edili 554 mln/€;
- lavori stradali, ferroviari ed aerei 350 mln/€;
- opere specializzate 317 mln/€;
- impianti 170 mn/€.
Altre categorie merceologiche presenti sul Mepa ad elevata richiesta sono i beni e servizi ICT (1.380 mln/€), seguiti da forniture per la sanità e la ricerca (875 mln/€), servizi legati al Building management (472 mln/€), servizi ICT (451 mln/€), servizi professionali (276 mln/€), forniture di arredi (212 mln/€), servizi sociali (176 mln/€).
Per il 2022 l’offerta Consip di lavori sul Mepa, finora limitata alla sola manutenzione “ordinaria” e “straordinaria”, è stata estesa dallo scorso 20 gennaio anche alle nuove opere.
La P.A. puo’ cosi’ affidare lavori per importi fino a 5,38 mln/€, che rappresenta la soglia comunitaria prorogata fino al 30/06/2023 dal D.L. n. 77/2021 (c.d. “Decreto Semplificazioni-bis”).
In questo ambito, i bandi a disposizione sono sette, così suddivisi:
- sei settoriali (edili; stradali, ferroviarie ed aeree; idrauliche, marittime e reti gas; impianti; ambiente e territorio; beni del patrimonio culturale);
- uno dedicato alle opere specializzate (es. lavori in terra, pulizia di acque marine, lacustri e fluviali, linee telefoniche e impianti di telefonia, opere di impermeabilizzazione, impianti di diverse tipologie, etc).