Dal rapporto annuale del MISE relativamente alle opere commissariate nel corso del 2021 è emerso che sono in linea con i cronoprogrammi la quasi totalità delle 102 opere strategiche commissariate.
Il rapporto risponde alla richiesta da parte delle commissioni parlamentari competenti di ricevere un aggiornamento annuale sulle attività previste per le opere ed è diviso in due parti: nella prima, sintetica, vengono presentate le principali caratteristiche delle opere, una valutazione qualitativa dello stato delle procedure (utilizzando un sistema «a semaforo») basata sull’analisi delle criticità evidenziate dai commissari e una descrizione delle azioni di sistema e puntuali avviate dal ministero per assicurare l’efficacia della loro attività. La seconda parte contiene i dettagli dei singoli interventi, i cronoprogrammi, lo stato di avanzamento dei lavori e le azioni intraprese o che si intendono intraprendere per realizzare le opere.
Oggetto dell’intervento riguarda interventi per un valore di 99 miliardi di euro affidate a 49 commissari straordinari nominati dal presidente del consiglio dei ministri ad aprile e agosto dello scorso anno. Dal punto di vista del rispetto dei tempi nella relazione si sottolinea come, per quanto riguarda le 57 opere commissariate ad aprile 2021, quasi tutti i cronoprogrammi per l’avvio dei cantieri nel 2021 risultano confermati
Riguardo alle 57 opere commissariate ad aprile 2021, il 56% riscontra problematiche di diversa natura: le criticità segnalate sono riconducibili a questioni ambientali (16%), archeologiche-paesaggistiche (13%), finanziarie (31%), tecniche (13%) e procedurali (27%). In particolare, nel settore ferroviario prevalgono criticità sulle procedure ambientali, per le infrastrutture stradali quelle ambientali, finanziarie e procedurali, mentre nei settori per il trasporto rapido di massa e i presidi di pubblica sicurezza si riscontrano problemi minori.
Nel caso delle 45 opere commissariate ad agosto 2021, le criticità segnalate afferiscono per il 25% a questioni ambientali, per il 18% a quelle archeologiche-paesaggistiche, per il 22% a quelle finanziarie, per l’8% ad aspetti tecnici, per il 27% a quelli procedurali. Riguardo alle infrastrutture ferroviarie, le principali criticità sono riconducibili alle autorizzazioni ambientali e agli incrementi dei costi. Per le opere stradali emergono problemi analoghi, con una maggiore rilevanza per questioni ambientali, archeologiche e finanziarie. Per le opere idriche e per i presidi di pubblica sicurezza prevalgono criticità relative all’incremento dei costi e procedurali.
Si ricorda che dal mese di giugno 2021 sul sito del Mims è attiva una sezione dedicata alle opere commissariate in cui vengono illustrati il contesto di riferimento, la ripartizione territoriale degli interventi, l’anagrafica delle opere con l’indicazione del costo stimato e i finanziamenti disponibili, i cronoprogrammi previsti in fase di avvio, le eventuali determinazioni assunte dai commissari.
Il MIMS inoltre, entro questo mese il Mims si è assunto l’impegno ad mettere in funzione il portale dedicato «Osserva cantieri», attraverso il quale verranno fornite informazioni utili ai diversi soggetti coinvolti (istituzioni, società civile, commissari, vertici politici) per valutare gli stati di avanzamento delle fasi procedurali previsionali ed effettive dei progetti, corredati da indicatori fisici, sociali e ambientali, utili per comprendere l’impatto di ogni intervento.