DPCM: In arrivo 15 nuove opere pubbliche

Inviato  dal governo al parlamento l’elenco di 15 nuove opere pubbliche per le quali si propone il commissariamento ai sensi della disciplina del decreto Sblocca cantieri (il decreto n. 32/2019 convertito nella legge 55/2019) complesse da commissariare, per un valore di 3,1 miliardi di euro, e la proposta di nomina dei relativi commissari straordinari.

La trasmissione della proposta al parlamento è strumentale all’acquisizione dei pareri da parte delle competenti commissioni parlamentari propedeutica al varo dei Dpcm di nomina dei commissari.

I commissari straordinari, nel decreto 32 sono delineate come figure di alta professionalità tecnico amministrativa, nominati per gestire le opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative. Nelle loro finzioni rientrano compiti diversi a seconda delle diverse fasi dell’opera: per fare partire (o ripartire) i lavori devono assumere «ogni determinazione necessaria per l’avvio ovvero la prosecuzione dei lavori, anche sospesi» e possono procedere anche all’eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati; nella fase esecutiva possono operare in deroga al codice dei contratti pubblici, con il rispetto dei principi relativi all’aggiudicazione e all’esecuzione di appalti e concessioni, alla sostenibilità energetica e ambientale, al conflitto di interessi. Infine, possono aprire contabilità speciali, per le spese di funzionamento e di realizzazione degli interventi, nel caso svolgano le funzioni di stazione appaltante.

La terza fase dei commissariamenti prevista dal decreto legge che riguarda interventi complementari a quelli già commissariati si conclude con la nomina di commissari. In particolare i commissari saranno nominati, con l’ok del Parlamento, per sei infrastrutture ferroviarie, tre stradali, due portuali, per due interventi di edilizia statale, un intervento per infrastrutture idriche e uno per il trasporto rapido di massa.

La quota più consistente degli investimenti, pari a 2,3 miliardi di euro, è destinata al Sud (76,6% del totale) e comprende un’opera stradale, cinque ferroviarie, un’opera idrica, un intervento per il trasporto rapido di massa e uno portuale. Sono tutte opere di elevata complessità progettuale, connaturate da difficoltà esecutive o attuative, da complessità tecnico-amministrative o che comportano un rilevante impatto sul tessuto socioeconomico per la cui realizzazione o completamento si procederà, come accennato, con poteri derogatori al codice degli appalti.

Fino ad oggi i commissariamenti hanno riguardato 102 opere per le quali sono stati nominati 39 commissari straordinari. In una nota diffusa dal Mims è stato fatto anche un bilancio del lavoro dei commissari: «nella seconda metà del 2021 sono state effettuate 27 consegne lavori, mentre si prevede che nel corso del 2022 ci saranno ulteriori 55 consegne, portando il relativo totale a 150 su 354 progetti, con un aumento del 120% rispetto alle 68 consegne registrate negli anni precedenti il commissariamento».